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Giornata Mondiale della Terra: il Megatrend delle sfide ambientali

In quanto investitori, possiamo tener conto non solo del potenziale finanziario di ogni nostro investimento, ma anche del suo impatto ambientale.

Negli ultimi giorni, l’Ecofin ha approvato la direttiva sulla prestazione energetica degli immobili, con 20 dei 27 Paesi UE a favore della misura. Si è trattato dell’ultimo e decisivo passaggio per l’approvazione della cosiddetta “direttiva case green”, un piano proposto dalla Commissione Europea che si inserisce nel solco del Green Deal e che punta a ridurre in maniera sostanziale il consumo energetico e le emissioni di gas inquinanti degli edifici entro il 2035, per arrivare alla realizzazione di immobili a emissioni zero entro il 2050.

La risoluzione è passata con un’ampia maggioranza, segno del cambiamento irreversibile e necessario per fronteggiare le sfide del cosiddetto “climate change”.

Rendere le nostre case più green è solo uno dei tanti obiettivi sul tavolo. E l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, che si celebra il 22 aprile, ci ricorda la centralità delle sfide ambientali come Megatrend per il futuro del pianeta. Il mondo si trova ad affrontare vari dossier, dal cambiamento climatico all’inquinamento atmosferico fino alla scarsità delle risorse: la tutela del pianeta è ormai un tema centrale, per tutti, e ci chiama in causa anche in qualità di investitori.

Come gestire la crisi climatica?

Il cambiamento climatico è, forse, la prima sfida decisiva: con la concentrazione di gas serra nell’atmosfera, l’incremento delle temperature e la conseguente estremizzazione dei modelli meteorologici, la scienza ci avverte in continuazione riguardo al rischio crescente di disastri naturali, come inondazioni e siccità. Occorre adottare misure per mitigare questo cambiamento riducendo le emissioni di gas serra. Le infrastrutture e i nostri edifici devono adattarsi, per diventare non solo più sostenibili, ma anche più resilienti.

A proposito di emissioni: l’inquinamento atmosferico ha un impatto enorme anche sulla salute pubblica. Può essere causato da varie fonti, tra cui gli scarichi dei veicoli, gli impianti industriali o gli incendi boschivi. Nelle città, queste fonti di inquinamento sono aggravate dal fatto che gli edifici e le altre strutture intrappolano gli inquinanti e ne impediscono la dispersione.

Le città sono sempre più al centro di queste riflessioni, dato che nella maggior parte dei Paesi ad alto reddito, tra Europa, Americhe, Australia, Giappone e Medio Oriente, più dell’80% della popolazione vive in aree urbane: oltre 4 miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale. Ma con la crescente urbanizzazione lo smog sta diventando un problema sempre più pressante, e i progetti di sviluppo urbano stanno prendendo atto della necessità di gestirlo.

Prendiamo la Francia, per esempio. Ellona, una società di rilevamento digitale, usa l’Intelligenza Artificiale per monitorare la qualità dell’aria e identificare le fonti inquinanti: in scia all’esigenza di contenere l’inquinamento atmosferico e i suoi effetti, è probabile che un numero sempre maggiore di città adotterà soluzioni intelligenti di questo tipo.

Risorse: la sfida della scarsità

La crescente urbanizzazione ha anche un’altra conseguenza: la domanda di risorse come acqua ed energia continuerà ad aumentare. La gestione della loro scarsità è uno dei Megatrend più significativi, anche perché con l’aumento della popolazione mondiale e il cambiamento in positivo del regime dietetico in molte aree del mondo, le riserve di acqua dolce sono sempre più sotto pressione.

A ciò si aggiunge il fatto che il cambiamento climatico sta causando siccità in alcune aree e inondazioni in altre, rendendo difficile prevedere o gestire la disponibilità di acqua.

In linea di principio, occorre concentrarsi maggiormente sulla sostenibilità e sull’efficienza della gestione di queste, come di altre, risorse: ciò significa abbandonare un modello di economia lineare a passare a un’economia circolare, all’insegna del risparmio, del riciclo e del riuso. E, naturalmente, con un maggior ricorso all’energia rinnovabile, oltre a una minore produzione di rifiuti ed emissioni.

Investire in modo sostenibile

In quanto investitori, possiamo fare una scelta di campo tenendo conto non solo del potenziale finanziario di ogni nostro investimento, ma anche del relativo impatto ambientale e sociale. In che modo? Optando per un fondo ESG, per esempio.

Ma come sempre, per saperne di più e per fare la scelta più in linea con il tuo profilo e i tuoi obiettivi, è bene che tu ascolti il tuo Financial Coach.

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Il presente articolo è stato redatto dal team del blog AdviseOnly.com e ha una finalità esclusivamente informativa. Non va quindi inteso in alcun modo come consiglio finanziario, economico o di altra natura e nessuna decisione, di investimento o di altro tipo, deve essere presa unicamente sulla base dei contenuti qui riportati. L’articolo non costituisce da parte di AdviseOnly.com un’offerta al pubblico d’acquisto o vendita di titoli e più in generale di strumenti finanziari e/o attività di sollecitazione all’investimento, ai sensi del decreto legislativo 24/02/1998, n. 58.